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Angelo Bertolini

 

Nasce Pozzo Baronzio, frazione di Torre de’ Picenardi, il 26 ottobre 1940  presentando sin dalla giovinezza una precoce vocazione artistica, accresciuta nel tempo con tenace studio e costante ricerca personale.

Alla fine degli anni ’50, nella vicina Stilo de’ Mariani, frazione di Pessina Cremonese, viene in contatto con  il conosciuto artista cremonese Giovanni Misani (1911/1985), molto attivo in quegli anni in ambito sacro, con cui si intaurerà nel tempo una sincera amicizia e che spronerà il giovane artista a perfezionarsi e continuare Poco tempo dopo, nel 1961, Bertolini ha la possibilità di svolgere un breve periodo di apprendistato presso l’artista Giuseppe Mastrocchio di Piadena per poi avviare in autonomia i primi compiuti lavori, caratterizzati da omaggi ai grandi maestri e soggetti di ambito rurale per poi proseguire lungo tutta la carriera una continua sperimentazione verso linguaggi e tecniche artistiche diverse, rendendolo estremamente versatile dal disegno alla pittura ad olio, dall’acquarello alle incisioni.

Sempre in quel periodo prende avvio anche la passione di Bertolini per la fotografia, divenuto progressivamente insostituibile strumento di per fermare in maniera istantanea scorci, paesaggi, campi e cascine, ma anche persone, volti e bambini; una passione quella per la fotografia, ma in particolare la volontà di cogliere attimi che sarebbero potuti svanire oppure divenire arte.

Dalla prima metà degli anni ’60, l’artista inizia ad esporre le prime opere presso l’osteria di famiglia a Pozzo Baronzio, luogo prediletto di ispirazione, per poi avviarsi alle prime esposizioni di pittura a partire dal 1969 giungendo all’esordio nella prima mostra personale di Cremona nell’autunno 1973.

La carriera artistica di Angelo Bertolini si consolida da subito con importanti riconoscimenti, affermandosi in numerosi concorsi e premi artistici che proseguiranno ininterrotti per lungo tempo, come il “Pennello d’Oro”, il Premio Internazionale di Pittura “El Cavalèt”, il Premio “Lario Cadorago” e diversi altri.

In parallelo alla presenza ed i significativi riconoscimenti ottenuti, prende avvio anche una lunga e fruttuosa attività espositiva in varie regioni italiane e all’estero all’interno di mostre personali e collettive, rassegne, iniziative artistiche, oltre a importanti gallerie d’arte, ottenendo unanimi consensi. In oltre un quarantennio opere di Bertolini sono state esposte a Milano, Modena, Bologna, Verona, Venezia, Firenze, Bruxelles, Brescia, Forlì, Napoli ed altre.

Costante e proficuo il legame con la città di Cremona, che ha visto la continuativa presenza dell’artista nelle maggiori iniziative culturali organizzate nel tempo nei principali luoghi della cultura, come il Centro Culturale S. Maria della Pietà, il Battistero romanico della Cattedrale, il Palazzo Vescovile,  Palazzo Grasselli, e nelle gallerie d’arte “Aquarius” e “La Saletta”, che hanno contribuito all’ingresso delle sue opere in importanti collezioni pubbliche e private locali, come nel novero delle collezioni artistiche della Fondazione Città di Cremona, nel patrimonio artistico permanente della “Collezione Fondazione Toniolo” di Verona, nel Palazzo e nel Seminario Vescovile di Cremona.

In ambito locale a Torre de’ Picenardi sono da segnalare le numerose personali e collettive dal 1971 al 2017, oltre ai due importanti cicli della Via Crucis presso le Chiese di S. Pietro in Mendicate e la Cappella di S. Luigi Gonzaga della Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo de’ Picenardi, frazioni di Torre de’ Picenardi, oltre ad un raffinato ritratto Papa San Giovanni XXIII, conservato il Centro Pastorale del capoluogo, che hanno segnato una presenza concreta e indissolubile dell’artista con il territorio natio.

Nel 2024 viene edito dal Comune di Torre de’ Picenardi il volume “Vita di Paese” contenente una ricca selezione di scatti fotografici provenienti dall’archivio privato dell’artista, oltre ad un ricco apparato biografico e bibliografico.

Angelo Bertolini scompare nell’anno 2024.

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