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Castello di San Lorenzo

 

Il Castello di S. Lorenzo risulta documentato dalla prima metà del XV secolo ma di origine probabilmente più antica, all’interno dei fortilizi cremonesi nei confini dell’antico Ducato di Milano.

Nato quasi certamente come nucleo abitato fortificato, il complesso viene ampliato nei secoli successivi, passando in varie sue parti a importanti casate nobiliari locali quali Ripari, Crema, Affaitati, Picenardi; questi ultimi riuniscono poi varie porzioni facendole divenire di loro proprietà. Nel  1604 complesso diviene proprietà di Giovanni Carlo Sforzosi, di antico casato cremonese che detiene la proprietà del Castello per lungo tempo sino all’anno 1731, quando con l’estinzione degli Sforzosi stessi avviene il passaggio in eredità al nobile Lorenzo Francesco Crotti.

I discendenti conti Carlo e Giuseppe Crotti a partire dagli anni ’20 dell’ottocento avviano un imponente opera di restauro complessivo del maniero grazie quasi certamente all’intervento dell’Architetto cremonese Luigi Voghera. Il progetto ha contribuito a rendere la residenza uno dei più significativi esempi ottocenteschi del territorio di “revival castellato” dal gusto neogotico, con una ampia commistione di stili architettonici e decorativi.

Internamente il castello soprattutto nell’ala principale è caratterizzato dalla presenza di numerosi nuclei di ambienti di ampiezza varia distribuiti su più piani, con un ricco apparato decorativo di impostazione tipicamente neoclassica e neogotica.

Spiccano nel grande appartamento di rappresentanza una serie di sale neoclassiche riccamente decorate con stucchi e scene di genere, opera dell’artista lombardo Pietro Groppi. Nell’ala est è presente anche l’antico oratorio dedicato alla Vergine, consacrato nell’anno 1852.

Utilizzato come residenza estiva dei Conti Crotti Calciati sino all’anno 1912, il Castello ha visto nei decenni successivi diversi passaggi di proprietà ed è tuttora di proprietà privata.

 

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